Mantova e il Festivaletteratura
Fiume Mincio
Mantova è la città dei Gonzaga. Una storia luminosa ricca di arte e bellezza. È stato uno dei centri italiani della cultura mondiale. Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna e Giulio Romano hanno contribuito alla sua fama.
I palazzi e le opere d'arte indelebilmente segnano la tradizione della città.
La tradizione del passato non si è arresa. È continuata nel tempo, sia nella conservazione dei luoghi, sia nell'incrementare la passione intellettuale di una popolazione curiosa. Con il Festivaletteratura, Mantova ha riproposto il suo antico livello culturale. Il festival è nato nel 1997, si è sviluppato negli ambienti architettonici e naturali di Mantova. Per una settimana Mantova è il regno dei libri, della letteratura italiana e internazionale.
Castel San Giorgio
Eretto da Francesco Gonzaga per finalità militari, fu terminato nel 1405. Successivamente, i Gonzaga ci trasferirono la dimora. Circondato da fossati, il castello è nel punto d'incontro fra il lago di Mezzo e quello Inferiore. Ha una figura solida, massiccia, difficile da conquistare e da dominare. Eppure, la potenza bellica della rocca è edulcorata dalla gentilezza dei dipinti di Andrea Mantegna. Nella fortezza il potere bellico e quello artistico si fondono al suo interno.
Piazza delle Erbe
Nel centro di Mantova spicca la Piazza delle Erbe. Centro vivace e godereccio come appare tutta Mantova. I tantissimi bar e ristoranti esaltano la gastronomia diversa e di gusti raffinati dei mantovani.
Rotonda di San Lorenzo
La rotonda di San Lorenzo è antichissima, costruita nel XI secolo ha una forma rotondeggiante. La chiesa è un metro e mezzo sotto la superficie della strada. I suoi gradini possono essere una essenziale tribuna per gli eventi cittadini.
Palazzo Te
Costruita subito dopo il 1500 come villa per Federico II Gonzaga, Palazzo Te è un fabbricato grandioso. Composto da quattro parti, le mure racchiudono un magnifico e vastissimo giardino. La villa è l'espressione di una residenza estiva di nobili.
Fiori di Loto
Il Padma – il fiore del loto in sanscrito – è il massimo del simbolismo per gli eroi. Figura religiosa nelle religioni orientali, è l'immagine della purezza. Perché ci sono delle estese di fiori di loto sui laghi e sul fiume Mincio a Mantova? È una bellissima sorpresa. La loro fioritura è emozionante, il loto è il fiore della sublimità fisica e dell'anima.
I fiori di loto sono arrivati a Mantova dalla studiosa di scienze naturali Anna Maria Pellegreffi nel 1921. Però è più eccitante credere alla leggenda, una tragica relazione d'amore. Una donna orientale cade nel lago e muore. L'amante getterà i semi di loto nel lago per ricordarla durante la loro fioritura. (https://www.italiaoggi.it/news/la-piu-grande-distesa-di-fior-di-loto-fuori-dal-giappone-e-nel-parco-naturale-del-mincio-merita-un-2463020)
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Credit photo: popcinema.org