Il Regno del Bahrain - The Kingdom of Bahrain
Il Regno del Bahrain - The Kingdom of Bahrain
Dubai e Abu Dhabi hanno saputo conciliare, intelligentemente, una ricca crescita economica con una tradizione sociale e culturale. La loro storia è visibile nella architettura ristrutturata alla perfezione.
La penisola arabica ha anche delle realtà diverse, nelle quale è possibile armonizzare una ricchezza petrolifera con civiltà e costumi antichi, spesso trattenuti intimamente.
È il caso dell'Oman. Mantiene usanze, religiosità, sapienze antiche allo stesso passo dello sviluppo finanziario, modestamente non esibite. Qualità: una supremazia culturale, una cittadinanza autoctona ancora maggioritaria, un comportamento umano conviviale, e un atteggiamento meditativo al calore del sole.
Uguali caratteristiche ha l'isola del Regno del Bahrain.
Il Bahrain si trova nel golfo persico circondato dal mare ma in comunicazione diretta con l'Arabia Saudita tramite un lungo ponte.
È una delle nazioni più piccole al mondo – 760 chilometri quadri – con circa un milione e mezzo di abitanti. Il reddito pro-capite è di quarantanovemila dollari americani, al trentatreesimo posto al mondo. (1)
Girovagare per Manama – la capitale, con un terzo della popolazione del paese – è un ritorno al passato. Il Bahrain è cresciuto, tanti grattacieli, hotel ma senza sacrificare la storia, l'educazione, la loro morale.
Spesso c'è una unione fra modernità e passato. Lo scopriamo nei due degli edifici più belli di Manama.
Il primo è il Bahrain National Museum. Il bellissimo stabile è basso, attorniato da un verdeggiante giardino con grandi e lussuriose palme. C'è un ampio parcheggio limitato da un recito di marmo con numerose bandiere. Attaccato si scopre un edificio simile, costruito con lo stesso stile, il The National Theatre.
Il confine esterno è il golfo persico.
Nel museo lo spazio interno è significativo, sul pavimento c'è una mappa gigantesca della stessa isola. La sezione più intellettuale è la storia e i reperti degli scavi delle tombe; sarcofaghi e artigianato provenienti dal periodo prima di Cristo. Le vestigia provengono dalla necropoli del Burial Mounds, Un brillante documentario mostra come le tombe abbiano condiviso la città fino ai nostri giorni. Erano sepolte e pochi sapevano della loro vasta esistenza. La convivenza con la necropoli è la ragione di una tradizione indelebile.
Poi c'è la profonda religiosità. Una parte del museo è una lussuosa serie di testi antichi, innanzitutto Corano e libri sacri. La quotidianità è esposta sia con una rappresentazione della vita prima dell'espansione, sia con una collezione di documenti d'archivio. Molti mostrano le licenze per la raccolta delle perle. L'attività della pesca del prezioso gioiello prospera nel Bahrain da molti anni e hanno richiamato nell'isola i più famosi gioiellieri attratti dall'ottima qualità.
Una spiritualità sincera si fonde come sempre nell'alta peculiarità delle strutture adibite alla preghiera. L'orgoglio di Manama è il The Grand Mosque. Nella strada dalla Corniche alla al quartiere Juffair c'è una immensa moschea con due alti minareti.
La moschea è circondata da un immensa superficie con parcheggi e vie. L'interno è vasto, la sezione destinata agli uomini contiene quasi cinquemila persone, mentre il settore femminile circa due mila donne.
La visita è welcome per chiunque, indipendentemente dalla religione. Un ragazzo colto, intelligente è la guida. Illustra le sale con dotte spiegazioni incentrandosi specialmente nella visione comune fra islamismo e cristianesimo, attraverso la citazione a memoria sia del Corano, sia della Bibbia. L'accoglienza familiare rende benvoluti e aiuta a comprendere il significativo di luogo suggestivo.
Il Bahrain non è un posto turistico apprezzato per gli Europei. Ma per gli arabi, il Bahrain ha un contenuto più serio. Essi apprezzano Manama per la sua libertà. È una caratteristica importante perché incide sulla socialità di alcuni strati della popolazione, e influisce sulla trasparenza di molti locali e hotel. I club dentro gli alberghi sono diffusi, frequentati da tanta gente alla caccia di facili diversivi.
È un'immagine pittoresca e impressiona sia per essere in uno stato arabo, sia per le modalità umane, espressive e fisiche, visibili per tutta la notte.
Il più suggestivo è il quartiere di Juffair. Ricco di locali, bar, pub, è frequentato da molta gente. Gruppi di persone, coppie, single si aggirano con tranquillità per bere un caffè e guardare il movimento. Juffair è la base militare principale della Quinta flotta della Marina degli Stati Uniti. Ci lavorano quindicimila soldati e numerosi civili, i quali devono scrupolosamente rispettare la severa policy:
“U.S. Personnel (service members, DoD civilians, and their dependents) interacting successfully and affably with local populations are an integral part to the successful completion of liberty as a mission and our continued presence as welcome guests in this strategically vital part of the world. At the same time, we must also protect U.S. personnel from ever-present and emerging threats to their safety and security by equipping them with relevant information and response policies that promote awareness, engagement, and intervention.” (2)
Eppure sotto le parole della rigida policy qualcosa si muove, ci sono intense crepe umane nelle quali smaniosi americani e arabi si ritrovano, grazie all'elevato numero di ristoranti e centri di massaggi thailandesi.
Come negli altri paesi arabi della penisola – sebbene in misura inferiore nel Bahrain - l'influenza degli immigrati influisce sulla vita sociale e religiosa. Gli indiani hanno una loro little India, con una molteplicità di negozi, cinema, con proiezioni di film di bollywood pure la mattina e ovviamente i sacri templi Hindu.
Le chiese sono presenti, come quella cattolica del Sacred Heart Church, protetta con attenzione.
La più imponente è la St Christopher’s Cathedral and Awali Anglican Church, anglicana la quale gestisce anche il vicino il cimitero cristiano The Old Christian Cemetery.
Manama è vivace. Lo skyline è sfavilante sia per la corniche, sia per i grattacieli immensi come il World Trade Center. Inoltre ci sono i mercati. L'esplorazione di oggetti interessanti è sempre fruttuosa mentre è possibile incrociarsi in situazioni imbarazzanti, fondamentale è frequentare la capitale con cuore aperto.
Gli aspetti umani sono importanti perché gli abitanti locali sono curiosi, brillanti, innovativi, espressivi, amichevoli, rilassati come in tutte le nazioni arabe.