Hacksaw Ridge Regista: Mel Gibson
Hacksaw Ridge
Anno: 2016
Regista: Mel Gibson
Provenienza: USA, Australia
Autore: Roberto Matteucci
73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
“One more.”
La più grande onorificenza militare degli Stati Uniti è la Medal of Honor to Private First Class. Durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti ebbero circa sedicimilioni di soldati ma furono assegnate solo 431 medaglie. Una di queste fu conferita al soldato Desmond T. Doss.
La particolarità del soldato Doss è che era un obiettore e aveva ottenuto l’autorizzazione a non portare o toccare armi. La sua chiesa era la Chiesa Avventista del settimo giorno. Tutti gli amici si stavano arruolando per servire il paese, esso aveva lo stesso desiderio, ma aveva il problema della fede. Perciò si arruolò, ma gli fu assegnato il compito di assistenza avendo conoscenze mediche. Seguiva i soldati e interveniva a soccorrerli. Era in prima linea ma non sparò e non uccise nessuno. Allora come fece a ottenere la Medal of Honor?
La storia di Desmond T. Doss è stata raccontata nel film Hacksaw Ridge diretto da Mel Gibson e presentato alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
C’è un legame profondo in Hacksaw Ridge e i suoi due contestati precedenti film: Apocalypto del 2006 e La passione di Cristo di dodici anni fa.
Mel Gibson: “ll film parla di un uomo comune che compie qualcosa di straordinario … armato di nient'altro se non della propria determinazione e della propria fede; e ciò che ha compiuto in guerra è quasi soprannaturale.” [1]
La volontà della fede rende un uomo normale in qualcosa di speciale, senza fede Desmond T. Doss sarebbe stato un comune soldato.
Il film inizia a Blue Ridge Montaines nel Virginia, dove Desmond vive con il fratello Tom e i genitori. È una famiglia molto religiosa, membri della comunità avventista del settimo giorno. Nonostante i propositi pacifisti, in casa regnava violenza e paura. Il padre, infatti, beveva e picchiava madre e figli. Era arrogante, sfogava le proprie difficoltà su loro: “Lui odia se stesso … a volte.” Nonostante il suo comportamento esso amava la famiglia e la metteva sopra ogni cosa.
Il padre aveva già combattuto nella prima guerra mondiale, non voleva che i figli andassero in guerra: “L’omicidio è il peggiore di tutti i peccati.”
Desmond credette in questa frase perciò si arruolò con l’impegno di non portare armi, avrebbe fatto l’aiuto medico dei feriti per i battaglioni in prima linea.
L’esercito, gli ufficiali, i commilitoni non presero bene questa volontà di non avere armi; pensavano che in battaglia non li avrebbe aiutati in caso di necessità.
Sopranominato “Doss il codardo” fu offeso, sfidato, picchiato e assalito di notte da tutto il reparto. Ma Doss non cedette, e con l’aiuto del padre riuscì a partire per il fronte.
Nel maggio del 1945 gli americani attaccarono l’isola di Okinawa, in una delle più sanguinose battaglie del Pacifico. Alla 77° compagnia – quella di Doss – fu ordinato di attaccare una scogliera impervia. I giapponesi – dopo un primo momento di difficoltà – contrattaccarono e il reparto fu costretto alla ritirata scomposta. Molti erano i feriti, abbandonati senza difesa ai giapponesi.
Quando il ripiegamento fu totale, dalla scogliera cominciarono a essere calati dei feriti, portati in ospedale dai militari di guardia.
In poco tempo settantacinque feriti furono fatti scendere a terra sebbene sulla scogliera erano rimasti solo soldati nipponici: “Chi ha fatto questo?” “Doss il codardo.”
Doss forte della sua fede rimasse sulla scogliera da solo, rifiutò il ritiro perché il suo compito era di salvare vite umane perfino se metteva a repentaglio la propria.
Questo è il motivo della Medal of Honor, contrariamente a quanto pensato dai suoi compagni, Doss rimasse ad aiutarli, anzi fu l’unico.
In realtà era armato, e con un fucile speciale e micidiale: la Bibbia.
Mel Gibson: “L'essenza della storia di Desmond Doss è basata proprio sul coraggio, la determinazione e la fede da cui dimostrati. E la fede di Doss per me ha costituito una grande fonte di ispirazione nel realizzare questo film.” [2]
È il contrasto l’efficacia del film. Gibson si concentra sulla battaglia attraverso scene di guerra crudeli e feroci. La brutalità è tremenda, i combattimenti reali. La scena della battaglia di Hacksaw Ridge è ammantata dai colori della guerra e dei morti, grigio, rosso, nero. Le perdite furono tante, infinite fra entrambi i fronti. Non solo, il regista ci aggiunge i segni animati del disgusto umani come i topi e i vermi. Quella scogliera è l’inferno, un inferno reale e spirituale per Doss, in contrasto con il pensiero teologico della sua chiesa che è: “ … negazione dell’inferno, in quanto - dopo il giudizio – i peccatori saranno puniti con la completa distruzione …” [3]
È il contrasto fra l’essere contro la violenza e partire per la guerra.
È il contrasto fra praticare la fede in un ambiente di guerra.
È lo stesso contrasto della famiglia di Doss. Desmond avrebbe voluto uccidere il padre ma nello stesso tempo lo amava.
Da aggiungere è il realismo dello scontro, in contrasto con la velleità di salvare il mondo.
Il pensiero di Gibson riprende la violenza del mondo precristiano di Apocalyto. Un mondo senza speranza perché mancava la fede. In La passione di Cristo la violenza fu contro Gesù, fu il catalizzatore di tutta quella furia, altrimenti destinata a tutta l’umanità. In Hacksaw Ridge si ritorna indietro, la crudeltà è nella guerra e solo la fede ci può salvare.
Andrew Garfield è noto per essere Spider Man. Qui interpreta un altro tipo di supereroe. La differenza la individua Gibson: “I’m not interested in the stuff. Do you know what the difference between real superheroes and comic book superheroes is? Real superheroes didn’t wear spandex. So I don’t know. Spandex must cost a lot.” [4]
La divertente battuta è vera. Andrew Garfield è un eroe vero e indossa solo la sua Bibbia, molto più economica dello Spandex.
[3] http://www.cesnur.com/gli-avventisti-del-settimo-giorno/