Petting Zoo Regista: Micah Magee
Petting Zoo
Anno: 2015
Regista: Micah Magee
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Germania; Grecia; USA
51 Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro
“L’amore è ripetitivo.”
San Antonio in Texas ha circa un milione e quattrocentomila abitanti.
La ricordiamo per la battaglia di Alamo e dei suoi eroi, ma è anche famosa per avere una percentuale sopra la media di precoce gravidanza fra i teenagers.
“Local teen pregnancy rate falls, but above U.S. average. More than 30 teens from across the city joined with Mayor Julián Castro and other officials Wednesday to proclaim good news: Teen pregnancy is down in San Antonio.
But the celebration came with a caveat: The local teen pregnancy rate still is 46 percent higher than the rest of the nation, and much remains to be done.”1
Ci parla di gravidanza precoce di un’adolescente la regista Micah Magee nel film Peeting Zoo. Alla base c’è un’esperienza personale dell’autrice e una sua maternità adolescenziale. 2
Layla ha sedici anni. Ha una famiglia povera, vive con la nonna in periferia in condizioni precarie. Frequenta la scuola, ha un ragazzo, con il quale ha un rapporto infatuato e disordinato. Fumano tanto e hanno rapporti sessuali non controllati: “Riesci a stare dieci minuti senza un ragazzo?”
C’è una subcultura nella quale i due adolescenti sono prigionieri, cresciuti con pochi valori.
Layla rimane incinta. Scopre la solitudine nella quale vive. Solo la nonna gli sta vicino e gli insegna a leggere la Bibbia, trovando nel suo interno delle risposte.
La storia prosegue con una crescita personale della ragazza. Rimasta sola troverà la forza e la volontà di reagire.
Il film ha una struttura lineare, un linguaggio chiaro, le immagini sono aperte, i personaggi sono circondati da un’atmosfera cupa. Il regista merita il premio del pubblico nella 51° Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.
(2) (http://berlinfilmjournal.com/2015/03/petting-zoo-an-interview-with-micah-magee/ )