Rialto Regista: Peter Mackie Burns
Rialto
Regista: Peter Mackie Burns
Cast: Tom Vaughan-Lawlor, Tom Glynn-Carney, Monica Dolan, Sophie Jo Wasson, Scott Graham, Eileen Walsh, Deirdre Donnelly, Deirdre Molloy, Kervin Soobrayen, Alexandra Smith, Jane McGrath, Pat McGrath, Ger Ryan
Provenienza: Irlanda, UK
Anno 2019
Autore recensione: Roberto Matteucci
Click Here for English Version
“Sei bello.”
L'etimologia della parola padre ha una radice sanscrita pa-:
“dunque a lettera quei che protegge, ovvero che nutre che mantiene, che sostiene la famiglia.” (1)
Per essere padre è necessario sia proteggere la famiglia, fornendogli difesa, rifugio, riparo, sia nutrirla, sfamarla in senso letterario. Concetto allegorico, riguardante gli aspetti umani e quelli relazionali.
Sono due padri i protagonisti del film Rialto del regista Peter Mackie Burns presentato alla 76° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Colm e Jay sono due genitori anomali e stanno attraversando un momento difficile e complesso.
Colm è un uomo maturo di quarantasei anni. Ha una affettuosa moglie, due figli adolescenti, una bella casa, un impiego amato in un cantiere navale da trenta anni.
L'idillio si rompe improvvisamente. Suo padre muore, il cantiere lo licenzia cinicamente perché il suo lavoro è diventato inutile.
Il trauma è doloroso e gli istinti prevalgono. Incontra Jay, un bel ragazzo biondo di diciannove anni, insieme vanno in un bagno pubblico per uno squallido appuntamento sessuale.
Pure Jay, nonostante la giovane età, è padre di un bambino.
Colm è sempre più depresso. La disoccupazione, il lutto, i rapporti difficili con la madre, con la sorella, l'apprendere del tradimento del padre con una vicina, lo spingono ai limiti: alcool e confusione psichica. A casa la situazione è delicata, la moglie lo abbandona per incomunicabilità, il figlio adolescente Shane lo aggredisce e lo evita.
Si aggrappa all'infatuazione per Jay. Lo cerca e lo vede altre volte. Nell'ultima, Colm dichiara il suo amore. La risposta di Jay è spietata: si prostituisce solo per denaro, per nutrire moglie e figlio.
Qual è il futuro per questi padri? Potranno ancora proteggere e nutrire le persone amate?
Per l'autore non c'è risposta:
“What I thought was interesting about the script was that it’s about identity: this man is brought through grief to a place where he doesn't know himself any more. He becomes his own father, the person who bullied him; he becomes him. He takes on the role of the patriarch, perhaps unwillingly.” (2)
Colm scopre una nuova identità a quasi cinquanta anni, mettendo a rischio la sua sanità mentale e la sua famiglia.
Jay è giovane, ha iniziato a quattordici anni a prostituirsi, la sua identità è incerta da sempre.
Colm rivela un diverso piacere sessuale, una lussuria incontrollabile. La libidine lo spinge a una forte passività, all'accidia, alla debolezza. È arrabbiato dentro eppure è continuamente calmo.
Jay è invece malinconico, mesto nell'accudire il figlio. È pigro, non ha studi e non riesce a trovare una occupazione adeguata. La svogliatezza lo istiga a ricattare Colm ma perfino nell'estorsione è inadeguato e palesemente incapace.
Nelle scene degli incontri, Colm è spaventato mentre Jay è pieno di tracotanza e spavalderia: sono due solitudini.
Nella stanza dell'albergo, Colm vuole parlare, è patetico ed è inquadrato pietosamente da una luce proveniente da una finestra con tende. In quell'ambiente, nel letto Jay si trasforma nello psicanalista di Colm.
La demoralizzazione di Colm è dimostrata in due scene successive.
In un ufficio Colm è in primo piano e in controluce.
La camera è vicinissima ad altezza degli occhi. Fuori campo c'è la voce calma di donna. Colm ha gli occhi bassi, tristi, è sconvolto dalle parole ascoltate: il suo lavoro non esiste più. È diventato obsoleto, vecchio, superfluo, è licenziato sebbene si sia offerto di lavorare con una riduzione di stipendio. Colm si è liquefatto, come il suo lavoro. Ora guarda la donna negli occhi.
Cut. Rumore dei lavori svolti nel porto. Schiamazzo di passi, Colm sta salendo su un'altissima gru. Campo lungo. Ai suoni si aggiunge una musica extradiegetica. Ha un andamento nervoso, è veloce, è la vergogna a spingerlo.
Cut. È su un terrazzino della gru e può scrutare tutto il porto. Ha ancora lo sguardo basso, sta pensando e avanza di un passo.
Cut. Campo lunghissimo, la camera carrella in avanti sull'uomo, sullo sfondo tutte le navi ancorate, Colm è piccolissimo sul piccolo pontile.
Un frammento con tutto i caratteri del film: personalità sfuocate, dolore, depressione in arrivo, famiglie distrutte soprattutto il ruolo paterno svilito, degradato.
Colm potrà continuare a essere un padre? La sua paternità si è dissolta nell'orizzonte del porto di Dublino.
Lo potrà aiutare la nuova ricerca sessuale?
Come ci racconta Freud le speranze sono poche, la rimozione può avvenire unicamente con una analisi e un riconoscimento delle sue colpe:
“Un desiderio si può tramutare completamente in soddisfacimento se gli si procura l'oggetto desiderato; nell'angoscia questa terapia è inefficace, giacché, anche se vi è possibilità di soddisfare il desiderio, l'angoscia non può più ritrasformarsi completamente in libido. C'è qualcosa che mantiene la libido in stato di rimozione.” (3)
Perciò il risultato sarà impossibile e deludente. Si sfoga nei molti why, ma non ci sono risposte. Ci saranno delle emozioni, dei momenti di confidenza, c'è sesso. Ma è vissuto con senso di colpa da Colm mentre Jay lo trasforma in un obbligo, in un lavoro per nutrire il figlio.
Il loro sesso non è omosessualità come lo descrive il regista:
“He's a father at the end of his rope, who meets a young man and becomes infatuated with him. He's not homosexual. What I thought was really interesting was that it's not about a man who is coming out, or who would even identify as gay or be gay in the future. I thought I had not seen a film like that before, where two men find an arena to talk.
It's also intriguing that both of these men who have sexual relations with each other have relationships with women.
And both are new fathers. The young character of Jay is an old-fashioned, straight-down-the-line bisexual character. In this arena, they are both fathers, they are father and son, and they are exploiter and exploited. I thought all of that stuff was interesting. As for Colm, the central character, he is lost.” (4)
Non può essere omosessualità, neppure eterosessualità quindi una bisessualità può essere giustificata e compresa.
Eppure quando nella stanza di un motel, Colm ordina a Jay “voglio che tu mi fotta forte” l'omosessualità appare chiara ed evidente come in un film bareback di Jeff Palmer.
Sigmund Freud, Casi clinici 4 Il piccolo Hans. Analisi della fobia di un bambino di cinque anni, Bollati Borighieri Editore, Torino, I edizione 1976, ristampa gennaio 2009