The Blue Redemption Regista: Shivdeep Shinde e Prabandh Bhise

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The Blue Redemption

Regista: Shivdeep Shinde e Prabandh Bhise

Cast: Sudarshan Sonai Randive, Swapnil Agade, Suhas Jagdale, Kakaso Patil, Milind Pansare, Ganesh Bhalerao, Amit Khot

Anno: 2018

Provenienza: India

Autore Recensione: Roberto Matteucci

Il cinema indiano è il più importante del mondo, sia per pubblico, sia per produzione.

La forza è nelle grandi opere, nelle storie, nelle musiche famose e l'originalità

Ma la speranza del futuro del cinema indiano è nei tanti giovani passionali cineasti, veri amanti dello spettacolo più bello del mondo. Crescono studiano cinematografia sia nelle scuole, sia guardando migliaia di pellicole. La visione intelligente ed emotiva si incontra con il loro giovanile entusiasmo, contagiando la loro fantasia e immaginazione.

Esempio è la produzione di due giovani indiani, alla loro prima opera, - Shivdeep Shinde and Prabandh Bhise – del film The Blue Redemption. Ora il film è all'ultimo stadio della post produzione (ultima ma non meno difficile delle altre), e dovrebbe essere completato il 26 maggio 2018.

La storia è profondamente sofisticata e intrecciata con tanti legami e fili della vita. Nell'intervista a Shivdeep Shinde – alla fine dell'articolo - ci parla di studi profondi sulla psiche, soprattutto inerente alle fasi umani più importanti, come la follia, la morte. Un argomento sempre complicato nel cinema; per una buona descrizione è necessaria sperimentazione e uso di un linguaggio vaporoso.

La trama narra di un curatore che studia il comportamento umano osservando i suoi soggetti ma in realtà, lui stesso cade nelle stesse circostanze.

Il film è un mescolanza dei processi mentali dei personaggi, con l'uso della ragione, della mente, dell'ambiente e delle sostanze psichedeliche. Inoltre c'è una relazione sulle differenti versione della vita e della morte.

Nel trailer sulla uscita della pellicola - https://youtu.be/_qT8G946e58 – scopriamo alcuni schemi linguistici utilizzati. Si inizia dal bianco e nero, elegante e rilassante, ci consente di concentrarci sulla perfezione dell'inquadratura, La posizione della camera è studiata per ottenere le migliori immagini, i personaggi sono sia in primo piano, sia situati ai margini per lasciare libero lo sfondo. Assumono posizioni eccentriche per rafforzare la volontà folle dell'uomo. I caratteri sono individuati per il loro essere, per la loro necessità di vivere, per la loro pazzia, per la loro morte. Possono essere caratteristici, spiritosi, particolari, ma nella loro leggiadra postura mostrano la loro reale dimensione. I registi utilizzano il colore nero senza paura, in abbondanza; spesso riempie la scena totalmente, lasciando i personaggi all'estremità.

Per rafforzare le difficoltà interpretative cinematografiche del disagio, gli autori usano anche la grafica. Si tratta di maschere, simboli evidenti della volontà di fuggire.

Ci sono i disegni, le pitture su delle mura ricche di simbologia. Le immagini racchiudono un recondito momento della mente, non facilmente comprensibile, perciò quando un uomo li copre con altra pittura mostra appieno il tormento.

Una angoscia che arriva da lontano, come dimostrano le scritte dei sette peccati capitali in latino su un muro. I peccati dell'uomo non nascono casualmente, sono dentro di noi. Ne siamo attratti eppure contestualmente spaventati e ci comportiamo lottando inutilmente contro di essi. È la ragione dell'esistenza dei peccati e il perché ci dobbiamo convivere.

La visione completa del film ci consentirà di comprendere i tanti volti apparentemente fuggenti, o distratti nei loro gesti quotidiani lenti e precisi. Dietro c'è il loro desiderio di vivere, di raggiunge una liberazione.

Il film, grazie alla raffinata preparazione, può ambire alla partecipazione ai festival di tutto il mondo in attesa di essere distribuita sui canali VOD video on demand.

I due autori, entrambi di Pune, sembrano unirsi nella loro capacità artistica.

Il 27enne Shivdeep Shinde ha studiato arte mentre il 36enne Prabandh Bhise ha studiato ginecologia. Immaginiamo che Prabandh Bhise abbia apportato la parte scientifica, quella dello studio medico delle anomalie umane, e delle paure di esistere.

Il primo può aver fornito l'estetica elegante, altrettanto difficile, perché rappresentare i turbamenti psichici in immagini è problematico.

La fortuna del cinema indiano è di avere dei giovani autori pronti irrevocabilmente a presentarsi in tutto il mondo. Il linguaggio usato è universale, una lettura comprensibile ovunque. Infatti il cinema non conosce confini, le belle immagine sono delle armi capaci di scavalcare ogni barriere.

Uno degli autori Shivdeep Shinde ci ha confermato l'idea e la esaltazione della produzione:

"Abbiamo lavorato insieme su alcune idee per il film, siamo venuti attraverso diverse scuole di pensieri filosofici. Avevamo una propensione verso la filosofia della morte e della liberazione.

Abbiamo lavorato su alcuni concetti e dopo molte notti di brainstorming abbiamo creato The Blue Redemption. L'argomento richiedeva un film sperimentale e quindi abbiamo dovuto lottare per racchiuderlo in una cornice di narrativa convenzionale.

Per una comprensione più profonda delle idee, abbiamo letto molti articoli e libri riguardo al comportamento umano, all'impatto dell'uomo di fronte a un isolamento e a un estremo stress psicologico su mente, morte, istinti animali e illuminazione. A poco a poco, i personaggi e le immagini si mostrarono di fronte ai nostri occhi. abbiamo discusso dell'evoluzione, della vita e della morte nel film.

Per catturare le parole scritte e le emozioni sottostanti

linguaggio cinematografico, abbiamo guardato film d'arte. Il cineasta ungherese Bela Tarr con la sua tecnica cinematografica e il ritmo narrativo ci hanno influenzato in particolare e ha contribuito a costruire la nostra fiducia.

Inoltre, i lavori della band death metal progressista svedese Opeth con i suoi testi e poesia dark hanno suggestionato la nostra creazione.

Abbiamo insistito per mantenere la squadra gestibile e in ordine. Quindi abbiamo studiato le competenze tecniche attraverso articoli online, podcast e YouTube. È stato di grande aiuto per degli aspiranti registi come noi. Abbiamo pianificato i nostri compiti e completato il processo passo-passo.

Pensiamo che per rappresentare certe espressioni nei film, le animazioni possono trasmettere in modo più efficiente.

Quindi stiamo lavorando al nostro prossimo progetto di animazione: Battle of Falcon e spero di ottenere una valida produzione.

Inoltre, stiamo lavorando della sceneggiatura di un film in Marathi /Hindi, Liquid Sunshine.

Entrambi questi progetti saranno pronti per la produzione entro un paio di mesi." (1)

(1) "We have been working together on some ideas for the film when we came across different schools of philosophical thoughts. We were inclined towards the philosophy of death and deliverance.

We worked over a few concepts and after many nights of brainstorming we created The Blue Redemption. The subject matter demanded cinematic experimentation and hence we had to struggle to enclose it in a conventional narrative.

For deeper understanding of the ideas, we read many articles and books regarding human behavior, impact of isolation and extreme

psychological stress on mind, death, animal instincts and

enlightenment. Gradually, the characters and images unfurled. We have

discussed evolution, life and death in the film.

In order to catch the written words and the underlying emotions in cinematic language, we watched art films. Hungarian film maker Bela Tarr's cinematic technique and narrative pace influenced us in particular and helped build confidence.

Also, the works of Swedish progressive death metal band Opeth with its dark lyrics and poetry envisioned our creation.

We insisted in keeping the team manageable and in order. So we studied the technical skills through online articles, podcasts and YouTube channels. It has been a great help to aspiring film makers like us. We planned the tasks and completed the process step-by-step.

We think that in case of expressions in films, animations conveys most efficiently.

So we are working on our next animation project- Battle of Falcon, and do hope to get the production company it deserves.

Also, we are in the midst of writing script for a film in Marathi/Hindi, Liquid Sunshine.

Both these project will be ready for production within a couple of months."

Roberto Matteucci

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http://linkedin.com/in/roberto-matteucci-250a1560

“There’d he even less chance in a next life,” she smiled.
“In the old days, people woke up at dawn to cook food to give to monks. That’s why they had good meals to eat. But people these days just buy ready-to-eat food in plastic bags for the monks. As the result, we may have to eat meals from plastic bags for the next several lives.”

Letter from a Blind Old Man, Prabhassorn Sevikul (Nilubol Publishing House, 2009)

https://www.popcinema.org
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