Master Gardener - El maestro jardinero Regista: Paul Schrader

Master Gardener, El maestro jardinero, Paul Schrader

Master Gardener - El maestro jardinero

Regista: Paul Schrader

Cast: Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell, Eduardo Losan, Esai Morales, Rick Cosnett, Victoria Hill, Erika Ashley, Jared Bankens, Cade Burk, Jef Figallo, Christian Freeman, DJames Jones, Sean Richmond

Provenienza: USA

Anno 2022

Autore recensione: Roberto Matteucci

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Money is the best manure. The better the money, the better the manure.

L'hortus conclusus è uno spazio di verde coltivato con fiori, piante e alberi, rinchiuso da mura. Così protetto acquisisce un valore simbolico. Un merito derivante dal Cantico dei Cantici: “Hortus conclusus soror mea, sponsa, hortus conclusus, fons signatus.” (“Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata.”)

Rob Aben e Saskia de Wit nel loro libro The Enclosed Garden – History and Development of the Hortus Conclusus parlano dei giardini come oasi di pace e quiete:

Gardens are by definition havens of peace and quiet, order and pleasure in a chaotic and hostile world. Places where nature is at once excluded and brought into view in water and coolness, fertile ground and a fine prospect. At times these two worlds that of the 'unworldly' ideal and that of the real landscape - come together, as in the enclosed garden, the hortus conclusus.!” (1)

Master Gardener, El maestro jardinero, Paul Schrader

Una definizione perfetta. L'hortus conclusus è ripreso anche nella pittura, allegoria del paradiso, del giardino dell'Eden e della verginità di Maria.

Etymologically, enclosed garden is a doubling up of the original meaning. The Old-English 'geard' means (woven) fence and thus enclosed space.? The garden shows the landscape its containing walls, and in the garden the natural horizon is shut out and replaced by an internal horizon: the upper edge of its surround. Inside it, a paradise is depicted.” (1)

La duplicità del giardino recintato, con il suo isolamento netto dall'esterno e un'area interna trasformata in paradiso, isola di serenità per i suoi abitanti, è la spettacolare similitudine usata dal regista Paul Schrader per il film Master Gardener presentato alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Paul Schrader è un autore potente, capace di costruire personaggi solitari, sempre in lotta sia con il passato, sia con il presente. Master Gardner è la conclusione di una trilogia. Il protagonista Narvel (Joel Edgerton) ha dei legami sia con il Reverendo Ernst Toller (Ethan Hawke) predicatore in First Reformed - La creazione a rischio sia con William Tell (Oscar Isaac) seviziatore di prigionieri in The Card Counter - Il collezionista di carte.

La struttura in comune è spiegata da Paul Schrader:

Well, it sort of evolved. When I was working on this one, a friend of mine referred to it as the final film in a trilogy. And I said, no, it’s not a trilogy. And then I thought about it some more and I thought, well, yeah, I guess it is. If they’re gonna call it a trilogy, you know, they’re probably right. Because there are certain elements that evolve and repeat, and a certain structural pattern that evolves and repeats. So, I’ve accepted that I’ve made a trilogy, even if I didn’t set out to.” (2)

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Inquadratura di spalle di un uomo, sta scrivendo in una scrivania. L'uomo è Narvel, direttore orticoltore di un incantevole parco, il Gracewood Gardens, con una grande casa padronale nella quale vive Norma, la proprietaria.

Narvel è sia un pratico, sia un teorico dei giardini. Ne parla con conoscenza, decantando le molteplici tipologie, citando Carl Nilsson Linnaeus e i suoi rivoluzionari orti botanici. Narvel dirige i sottoposti, altri validi giardinieri, con maestria e ha un ottimo rapporto con Norma. Tuttavia, la relazione ha oltrepassato la sfera meramente professionale.

Ma Narvel non è stato sempre un esperto di giardini. Uguale ai tanti caratteri del regista, Narvel ha un trascorso tremendo, spietato e crudele. Lo mostra togliendosi la camicia. Il suo busto è interamente tatuato di svastiche e altri emblemi nazisti. Narvel era un neonazista americano, si addestrava in un campo paramilitare fino a diventare il killer del gruppo. Ha ucciso numerosi presunti nemici.

Ha cambiato vita, ha accettato di collaborare con la giustizia, perciò gli è stata offerta una nuova identità e una nuova attività sotto la protezione di Norma. Però non ha mai cancellato i tatuaggi.

Qualcosa cambia quando Norma chiede a Narvel di occuparsi e d'insegnare il mestiere alla nipote Maya, una ragazza difficile con problemi di droga.

Quei deliranti tatuaggi lo segneranno per l'eternità?

Le tematiche del film sono peculiari del regista.

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Due tipi diversi di donne . Norma e Maya sono della stessa famiglia ma totalmente differenti, una anziana e una giovane. La differenza di età non costituisce un problema per Narvel. Prima è amante della vecchia Norma poi è innamorato della teenager e bella Maya:

C’è un uomo diviso fra due donne, una abbastanza anziana da essere sua madre, l’altra abbastanza giovane da essere sua figlia” ...

Desideravo che la differenza di età fra i personaggi si sommasse al disagio della situazione,” “L’età, la razza e il genere costituiscono un ottimo trittico narrativo, un triangolo in cui ogni vertice si interseca in modo differente agli altri due, durante l’evolversi della vicenda.” (3)

La punizione. Narvel è stato un assassino e peccatore. Sta cercandosi di redimersi, ma per redimersi ha bisogno di una punizione retributiva e riabilitativa. Poi l'uomo potrà considerassi libero.

I am hitting the same kind of themes,” he said. “Here’s a man who feels needs to be punished, who’s waiting for that punishment to come, and then instead hopes that punishment will be some sort of redemption.” (4)

Master Gardener, El maestro jardinero, Paul Schrader

A Norman la salvezza arriva solo con l'amore con una ragazza appena adolescente, instabile, pericolosa e disadattata. Ma dai gesti dolci e sensibili. Insieme alla sensibilità si porta dietro pure grossi guai. Sommati a quelli di Narvel determinando una quantità infinita di avversità. Avvenuta la redenzione, Narvel e Maya scelgono un hortus conclusus, un paradiso floreale per vivere con la bellezza dei fiori.

L'aspetto sociale dell'America attuale, il suprematismo, la criminalità si mescolano con le metafore religiose e richiami biblici. D'altronde nel giardino/eden/paradiso il serpente seduce Adamo ed Eva causando il peccato originale:

It works both ways. Obviously, it’s one of the oldest metaphors in literature and religion — the primal metaphor of Christianity. You know, the snake is invited into the garden and Adam and Eve are thrown out. But, it’s a two-faced metaphor. Because on one hand, the old right winger, the old racist, can say, we are the gardeners — we root out the weeds and keep our nation pure. On the other hand, the reverse can be true. The gardeners can be those who say, we are the caretakers of life who encourage and celebrate life in all its beauty and diversity. And so you have opposing views able to use the same metaphor, and that was interesting to me.” (5)

È la metafora a doppia faccia. Il giardino può essere sia luogo del peccato, sia il paradiso.

La metamorfosi dei personaggi:

That’s why I decided to go totally upbeat at the end, with that song that I helped create. Just to give these people their freedom and their love. In First Reformed, he may be dead; in The Card Counter, he may be in jail. But now, here they are: free in the garden, in love, free from all the constraints of society to live as “man and wife,” as the Bible would say.” (5)

Master Gardener, El maestro jardinero, Paul Schrader

Norvel e Maya si sono affrancati, non devono pagare altri debiti alla società. Ora possono vivere nel paradiso pacificamente, da “man and wife” come dice sia Paul Schrader, sia come è scritto nel Cantico dei Cantici “... sorella mia, sposa ...

Narvel Roth ha un animo inquieto, descritto dai nervosi e crudi flashback. Adesso è diverso sebbene sia ancora marchiato da miserabili tatuaggi. È una persona calma, gentile, meticolosa, puntigliosa, entusiasta e dedito al lavoro. Il passato non è dimenticato. Rimane lo sfregio corporale ma è consapevole dell'impossibilità di ricaderci. È cambiato, è più forte e maturo. La sua personalità varia di nuovo quando incontra Maya. L'innamoramento lo rende orgoglioso, coraggioso, e per difenderla è costretto ad affrontare i nemici del suo passato.

Norma è una ricca signora, amante di Narvel nonostante la differenza di età. Volitiva, esperta, intelligente, altera. È una vera padrona. L'unica debolezza è il legame con Narvel. Quando gli presenta Maya sa che sfascerà la sua relazione? Manterrà il suo fascino ma non avrà più la forza d'imporsi.

Master Gardener, El maestro jardinero, Paul Schrader

Il carattere di Maya è il più semplice. Per il regista è il serpente nel giardino dell'Eden. Smantella le certezze di Norma e di Narvel focalizzate sul parco.

I tre personaggi sono esatti, perfetti per una struttura vigorosa. Inizialmente c'è la presentazione di Narvel, complicata ma palese quando si sveste. Successivamente giungono le due donne le quali fortificano la trama.

Il seguito è comprensibile, i conflitti sono svariati, quelli fra personaggi uno contro l'altro, quelli con il passato, quelli con i loro avversari. La divergenza dagli altri due film della trilogia, il colpo di scena è ottimistico.

L'aspettativa è tanta ma la tensione è smorzata, il tempo passa ma nulla succede. E anche se succedesse qualcosa si nasconderebbe nella psicologia dei protagonisti.

Master Gardener, El maestro jardinero, Paul Schrader

Il più elegante dei protagonisti è la magnificenza dei fiori. Infatti il film inizia con i soliti titoli di apertura, i quali occupano metà dello schermo. Nell'altra scorrono immagini di seducenti fiori mentre stanno per sbocciare.

È l'esaltazione del giardino, del parco, come accaduto nel preludio. Narvel sta scrivendo, la luce è fioca, bassa, accentua il protagonista, il resto è nero, stacco sul giardino fiorito pieno di colori.

L'esistenza di Narvel è continuamente sincronizzata con il parco; il colloquio con il nuovo detective responsabile della sua sicurezza è alternato con la distruzione del suo giardino. Entrambi stano rischiando di essere eliminati.

Il montaggio aiuta a sviluppare la tensione, una mutazione della vita, un giardino fantastico e lussureggiante, una elevata morale. La voce narrate autodiegetica appesantisce la storia ma i colori solari limpidi creano il paradiso.

  1. Rob Aben, Saskia de Wit, The Enclosed Garden – History and Development of the Hortus Conclusus, 010 Publishers, Rotterdam, Second revised edition 2001 https://www.google.it/books/edition/The_Enclosed_Garden/5ihAR9ASr4gC?hl=it&gbpv=1&dq=hortus+conclusus&printsec=frontcover

  2. https://www.hollywoodreporter.com/movies/movie-news/paul-schrader-venice-2022-master-gardener-1235210281/

  3. Pressbook, US - UFFICIO STAMPA

  4. https://www.indiewire.com/2022/09/paul-schrader-interview-master-gardener-1234757809/

  5. https://www.hollywoodreporter.com/movies/movie-news/paul-schrader-venice-2022-master-gardener-1235210281/

Roberto Matteucci

https://www.facebook.com/roberto.matteucci.7

http://linkedin.com/in/roberto-matteucci-250a1560

“There’d he even less chance in a next life,” she smiled.
“In the old days, people woke up at dawn to cook food to give to monks. That’s why they had good meals to eat. But people these days just buy ready-to-eat food in plastic bags for the monks. As the result, we may have to eat meals from plastic bags for the next several lives.”

Letter from a Blind Old Man, Prabhassorn Sevikul (Nilubol Publishing House, 2009)

https://www.popcinema.org
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