Torino e l'Egitto
DUOMO DI TORINO - SACRA SINDONE
Duomo di Torino, Sacra Sindone
Alla fine del XV secolo, Torino aveva necessità di diventare un'importante città rinascimentale, allontanandosi dalla situazione ancora arretrata. L'architetto Meo del Caprina ideò una facciata compiuta e massiccia, resa leggera dal campanile staccato dalla struttura principale e dalla scalinata. Nel Duomo di Torino è conservato, con cura umana e divina, il lenzuolo della Sacra Sindone, come accaduto durante l'incendio del 1997.
PIAZZA CASTELLO
Piazza Castello
Il centro di Torino è Piazza Castello. È circondata dai portici, dalla quale si irradiano gli spaziosi viali: via Roma, via Garibaldi, via Po pieni di negozi, bar e ristoranti. Fu ideata da Ascanio Vitozzi alla fine del XV secolo. L'antica Torino si sta trasformando. I Savoia volevano di una capitale moderna e potente come nel resto dell'Italia.
CHIESA DI SAN LORENZO
Chiesa di San Lorenzo
All'uscita dal Palazzo Reale, in Piazza Castello alla sua destra c'è la Chiesa di San Lorenzo. Realizzata dall'architetto Guarino Guarini, all'esterno appare modesta, quasi comune. Ma questo normale aspetto occulta uno dei luoghi più belli di Torino, con la cupola e con una prospettiva elegante.
PIAZZA C.N.L.
Piazza C.N.L.
Nella notte oscura e abbandonata, in Piazza C.N.L., Marc sta camminando solo. Le uniche luci sono quelle di un bar stile Edward Hopper. La camera si innalza, la piazza è ora scrutata dall'alto. Seduto sul marmo prossimo alla statua del fiume Po, Marc incontra l'amico Carlo. Un urlo lacera la piazza. Dalla finestra di una degli appartamenti sul portico, sbuca una donna sanguinante. È la scena dell'assassinio della medium nel film Profondo rosso di Dario Argento. Una piazza ristrutturata nel 1935, e caratterizzata da due fontane, una rappresenta il fiume Po e l'altra il fiume Dora.
CASTELLO DEL VALENTINO
Castello del Valentino
Vicino alla riva del Po, circoscritto da un vasto al parco, c'è il Castello del Valentino con le sue parenti bianche e i tetti spioventi neri. Acquistato nel XVI secolo dai Savoia come villa fluviale, il castello ha cambiato continuamene funzione, oggi è la sede del Politecnico. Pure il suo nome Valentino ha origini contrastanti.
MOLE ANTONELLIANA
Mole Antonelliana
L'Esposizione Generale Italiana del 1884 si tenne a Torino. Per l'occasione fu eretta la Mole Antonelliana. I lavori iniziarono nel 1863 quando Torino era capitale del regno d'Italia. La torre svetta per 167 metri e fu l'edificio più alto del mondo fino al 1908. L'architetto fu Alessandro Antonelli. Il nome Antonelliana è un gioco fra il cognome del creatore e la sua imponenza.
BORGO MEDIEVALE
Borgo Medievale
Sempre per Esposizione Generale Italiana del 1884 fu edificato sulla riva del Po, il Borgo Medievale. È la ricostruzione storica di un tipico villaggio fortificato del XV secolo nel Piemonte. Furono realizzati il castello, le botteghe, la chiesa. L'architetto fu il portoghese Alfredo d'Andrade.
BASILICA DI SUPERGA
Basilica di Superga
Su una collina di 670 metri c'è la Basilica di Superga. Costruita nel 1706 dall'architetto Filippo Juvarra per conto di Vittorio Amedeo come ex-voto, per il ritiro delle truppe francesi e spagnole che assediavano Torino.
BICERIN
Bicerin e Cioccolata
L'ottima abilità artigianale della cioccolata di Torino è alla base della bevanda più diffusa della città, il Bicerin. Una beveraggio tradizionale. Ha ottenuto una fama generalizzate e interclassista. La ricetta sembra semplice. Ci sono unicamente tre ingredienti, caffè, cioccolata e crema di latte ma il segreto è il rapporto fra gli elementi.
MUSEO EGIZIO
Museo Egizio
Il Museo Egizio di Torino, non è solo il secondo più esteso museo del genere, dopo quello de Il Cairo, ma anche uno dei più antichi, risalente al 1824. Fu l'anno dell'acquisizione della ricca collezione Drovetti, un ufficiale agli ordini di Napoleone durante la conquista dell'Egitto. Paese, nel quale rimase alla conclusione della guerra come Console di Francia. Nel 1894 fu nominato direttore Ernesto Schiaparelli. Uomo energico, e dotato di profonde conoscenze scientifiche. Organizzò delle spedizioni archeologiche in Egitto, procurando le più famose tombe presenti nel museo.
TORINO
Di magico a Praga è rimasta solo l'immaginazione. È una città da immaginare. Immaginiamo Praga durante il medioevo, immaginiamo le strade buie, immaginiamo l’inverno freddo, immaginiamo la foschia, immaginiamo i vicoli vuoti, immaginiamo i rumori strani nel silenzio, immaginiamo questa atmosfera cupa combinata con le tradizioni della propria religione.
Sempre il 13 giugno ma del 1888, nacque a Lisbona Fernando António Nogueira Pessoa, conosciuto come Fernando Pessoa, anche se nella sua vita di nomi letterari ne ebbe tantissimi. In Pessoa c'è un chiaro riferimento al Santo: Fernando e Antonio. È il marchio della sua futura dedizione cattolica e di una presunta discendenza genealogica con il Santo.
Venezia è suggestiva, onirica, segreta. Le calle prendono vita, qualunque posto ha un aneddoto, una storia non necessariamente importante. C'è pure una narrazione privata formata da tante persone capaci di costruire il fascino della città.
Muscat si espande lunga la costa del golfo di Oman per chilometri. Il deserto, la roccia, la mancanza totale di vegetazione sono le costanti della città. L'architettura ha l’attributo di essere orizzontale.
Lo stesso stile è mantenuto perfino per le grandi opere come il Royal Opera House edificato vicino alla Qurum Beach.
Il sole si abbatte di giorno sulla sabbia, le strade della città; il caldo è infuocato, bruciante, cocente. In giro c'è poca gente, la maggior parte aspetta l'imbrunire e la notte per uscire, per avere un refrigerio. Il bianco domina, fino a trasformarsi abbagliante sotto sole incandescente.
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“There’d he even less chance in a next life,” she smiled.
“In the old days, people woke up at dawn to cook food to give to monks. That’s why they had good meals to eat. But people these days just buy ready-to-eat food in plastic bags for the monks. As the result, we may have to eat meals from plastic bags for the next several lives.”
Letter from a Blind Old Man, Prabhassorn Sevikul (Nilubol Publishing House, 2009)
Koh Samui è un paradiso.
È un territorio verdeggiante con delle colline e delle stupende spiagge.
È un'oasi giovane, con tantissimi giovani da tutto il mondo. Si svagano di giorno nel litorale e alla sera bevono e ballano sull'Ark Bar nella Chaweng beach. Chaweng beach è la spiaggia di una speciale naturalezza; non è lunga ma piena di vita, di ingordigia di vivere e di divertirsi.