Torino e l'Egitto

Palazzo Reale

Palazzo Reale Torino Credit photo: popcinema.org

Torino e l'Egitto

Autore testo: Roberto Matteucci

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DUOMO DI TORINO - SACRA SINDONE


Duomo Credit photo: popcinema.org

Duomo di Torino, Sacra Sindone

Alla fine del XV secolo, Torino aveva necessità di diventare un'importante città rinascimentale, allontanandosi dalla situazione ancora arretrata. L'architetto Meo del Caprina ideò una facciata compiuta e massiccia, resa leggera dal campanile staccato dalla struttura principale e dalla scalinata. Nel Duomo di Torino è conservato, con cura umana e divina, il lenzuolo della Sacra Sindone, come accaduto durante l'incendio del 1997.


PIAZZA CASTELLO


Piazza Castello Credit photo: popcinema.org

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Piazza Castello

Il centro di Torino è Piazza Castello. È circondata dai portici, dalla quale si irradiano gli spaziosi viali: via Roma, via Garibaldi, via Po pieni di negozi, bar e ristoranti. Fu ideata da Ascanio Vitozzi alla fine del XV secolo. L'antica Torino si sta trasformando. I Savoia volevano di una capitale moderna e potente come nel resto dell'Italia.


CHIESA DI SAN LORENZO


Chiesa di San Lorenzo

All'uscita dal Palazzo Reale, in Piazza Castello alla sua destra c'è la Chiesa di San Lorenzo. Realizzata dall'architetto Guarino Guarini, all'esterno appare modesta, quasi comune. Ma questo normale aspetto occulta uno dei luoghi più belli di Torino, con la cupola e con una prospettiva elegante.


PIAZZA C.N.L.


Piazza C.N.L.

Nella notte oscura e abbandonata, in Piazza C.N.L., Marc sta camminando solo. Le uniche luci sono quelle di un bar stile Edward Hopper. La camera si innalza, la piazza è ora scrutata dall'alto. Seduto sul marmo prossimo alla statua del fiume Po, Marc incontra l'amico Carlo. Un urlo lacera la piazza. Dalla finestra di una degli appartamenti sul portico, sbuca una donna sanguinante. È la scena dell'assassinio della medium nel film Profondo rosso di Dario Argento. Una piazza ristrutturata nel 1935, e caratterizzata da due fontane, una rappresenta il fiume Po e l'altra il fiume Dora.


CASTELLO DEL VALENTINO


Castello del Valentino Credit photo: popcinema.org

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Castello del Valentino

Vicino alla riva del Po, circoscritto da un vasto al parco, c'è il Castello del Valentino con le sue parenti bianche e i tetti spioventi neri. Acquistato nel XVI secolo dai Savoia come villa fluviale, il castello ha cambiato continuamene funzione, oggi è la sede del Politecnico. Pure il suo nome Valentino ha origini contrastanti.


MOLE ANTONELLIANA


Mole Antonelliana

L'Esposizione Generale Italiana del 1884 si tenne a Torino. Per l'occasione fu eretta la Mole Antonelliana. I lavori iniziarono nel 1863 quando Torino era capitale del regno d'Italia. La torre svetta per 167 metri e fu l'edificio più alto del mondo fino al 1908. L'architetto fu Alessandro Antonelli. Il nome Antonelliana è un gioco fra il cognome del creatore e la sua imponenza.


BORGO MEDIEVALE


Borgo Medievale Credit photo: popcinema.org

Borgo Medievale Credit photo: popcinema.org

Borgo Medievale

Sempre per Esposizione Generale Italiana del 1884 fu edificato sulla riva del Po, il Borgo Medievale. È la ricostruzione storica di un tipico villaggio fortificato del XV secolo nel Piemonte. Furono realizzati il castello, le botteghe, la chiesa. L'architetto fu il portoghese Alfredo d'Andrade.


BASILICA DI SUPERGA


Basilica di Superga Credit photo: popcinema.org

Basilica di Superga Credit photo: popcinema.org

Basilica di Superga

Su una collina di 670 metri c'è la Basilica di Superga. Costruita nel 1706 dall'architetto Filippo Juvarra per conto di Vittorio Amedeo come ex-voto, per il ritiro delle truppe francesi e spagnole che assediavano Torino.


BICERIN


Bicerin Credit photo: popcinema.org

Bicerin Credit photo: popcinema.org

Bicerin e Cioccolata

L'ottima abilità artigianale della cioccolata di Torino è alla base della bevanda più diffusa della città, il Bicerin. Una beveraggio tradizionale. Ha ottenuto una fama generalizzate e interclassista. La ricetta sembra semplice. Ci sono unicamente tre ingredienti, caffè, cioccolata e crema di latte ma il segreto è il rapporto fra gli elementi.


MUSEO EGIZIO


Museo Egizio Credit photo: popcinema.org

Museo Egizio Credit photo: popcinema.org

Museo Egizio

Il Museo Egizio di Torino, non è solo il secondo più esteso museo del genere, dopo quello de Il Cairo, ma anche uno dei più antichi, risalente al 1824. Fu l'anno dell'acquisizione della ricca collezione Drovetti, un ufficiale agli ordini di Napoleone durante la conquista dell'Egitto. Paese, nel quale rimase alla conclusione della guerra come Console di Francia. Nel 1894 fu nominato direttore Ernesto Schiaparelli. Uomo energico, e dotato di profonde conoscenze scientifiche. Organizzò delle spedizioni archeologiche in Egitto, procurando le più famose tombe presenti nel museo.


TORINO


Roberto Matteucci

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“There’d he even less chance in a next life,” she smiled.
“In the old days, people woke up at dawn to cook food to give to monks. That’s why they had good meals to eat. But people these days just buy ready-to-eat food in plastic bags for the monks. As the result, we may have to eat meals from plastic bags for the next several lives.”

Letter from a Blind Old Man, Prabhassorn Sevikul (Nilubol Publishing House, 2009)

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